Una bellissima storia in cui gelato fa rima con solidarietà arriva dall’Egitto. Precisamente dalla sua capitale, Il Cairo, dove da dicembre è attiva la “Gelateria Sociale”, progetto nato per volontà del milanese Ambrogio Manenti, che fino a pochi mesi fa lavorava in Egitto per l’Oms (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e che ha portato alla nascita di una gelateria di tradizione italiana che permette a tutti di pagare diversamente, a seconda del reddito. Un progetto solidale ma anche economicamente sostenibile, come spiega l’articolo pubblicato da Radio Popolare a firma Michela Sechi: la gelateria non solo dà lavoro a quattro giovani che vi lavorano, ma riesce anche a garantire un prodotto di qualità a basso prezzo per chi non se lo può permettere. Parallelamente alla vendita in gelateria, infatti, un carretto gira per i quartieri più poveri della capitale egiziana vendendolo ad appena 10 centesimi di euro. E per chi non si può permettere nemmeno di spendere quelli, alla Gelateria Sociale vige la formula del “gelato sospeso”: i clienti possono pagare un gelato in più, lasciando un “buono” su un albero all’interno del negozio: i bambini di strada arrivano, staccano il cartoncino e possono ritirare il loro gelato.